Il Rione Ponte prende il nome dal vicino Ponte Sant’Angelo, che conduce all’omonimo castello, ma l’attuale ponte sant’Angelo riprende l’antico ponte Elio, fatto costruire dall’imperatore Adriano per collegare il suo mausoleo al resto della città.
Tale ponte fu poi detto pons vaticanus, perché connetteva la zona del Vaticano al resto della città e pons ruptus (ponte rotto), perché era diroccato in tempi medioevali. Nell’antica Roma in questa zona c’era un porto che veniva utilizzato per portare i materiali necessari alla costruzione delle grandi opere nel Campo Marzio.
In seguito il rione, trovandosi all’estremità del ponte sant’Angelo, dove confluivano tutte le maggiori strade per arrivare alla Basilica di San Pietro, godeva anche un continuo afflusso di pellegrini, che contribuì ad arricchire l’economia della zona: s’infoltirono così locande, osterie, botteghe e il commercio di oggetti sacri.
Durante il 1500 il rione acquistò una certa importanza, soprattutto grazie alla sua rete viaria e per questo furono costruiti grandi palazzi di famiglie sia aristocratiche che mercantili, spesso opera di noti architetti e artisti. Ciò contribuì ad abbellire moltissimo il rione fino a renderlo celebre.
Anche oggi il tipico carattere del rione è ancora visibile e apprezzato da tutti i visitatori del mondo.